Casseforti e armadi archivio (Compactus)/schedari contenenti amianto
Stato della tecnica

Le casseforti e gli armadi archivio/schedari (e in generale dispositivi e apparecchiature termoisolanti come scaldapiatti, armadi per solventi, ecc.) possono essere realizzati con elementi contenenti amianto:

Senza lavorazione

Nel caso di materiali esposti nella zona dello sportello, come corde o pannelli leggeri contenenti amianto, si può verificare un elevato rilascio di fibre durante l'apertura e la chiusura. Non vi è rischio di un rilevante rilascio di fibre quando gli sportelli sono permanentemente chiusi.

Con lavorazione

Solitamente, se la cassaforte o l’armadio archivio/schedari possono essere smontati e rimossi senza essere danneggiati, non vi è alcun rischio di rilascio di fibre. Tuttavia, prima di smantellare questi elementi, tutti i materiali esposti contenenti amianto devono essere messi in sicurezza (per es. sigillandoli con dei teli di plastica e/o con del nastro adesivo).

La rimozione dei materiali contenenti amianto deve successivamente essere effettuata altrove, adottando misure di sicurezza (vedi capitolo “Bonifica”).

Di regola, nel caso in cui la cassaforte o l’armadio archivio/schedari debbano essere sottoposti a lavorazione o bonificati in sito, vi è un notevole rischio di rilascio di fibre (zona di pericolo rossa).

I materiali indicati nelle possibili applicazioni dell'amianto menzionate nell'introduzione devono essere sottoposti a campionamento. Se le casseforti o gli armadi archivio/schedari non possono essere ispezionati, devono essere classificati come suscettibili di contenere amianto.

Materiali di riempimento: normalmente non sono accessibili e sono difficili da esaminare. La procedura per un campionamento adeguato non è attualmente definita.

Le casseforti e gli armadi archivio/schedari non possono essere depositati come un’unità intera (metallo e amianto) in una discarica.

La bonifica di questi elementi interessa generalmente materiali contenenti amianto debolmente agglomerato che hanno un alto potenziale di rilascio di fibre di amianto. I lavori su di essi devono quindi essere eseguiti da una ditta specializzata riconosciuta in conformità alle prescrizioni vigenti:

Invece di bonificarli in sito, questi (a dipendenza del loro peso) possono anche essere consegnati ad una ditta specializzata riconosciuta per una lavorazione in zona confinata esterna.

Tuttavia, prima di smontare e trasportare questi elementi tutti i materiali esposti contenenti amianto devono essere sigillati (per es. rivestendoli con dei teli di plastica e assicurandoli con del nastro adesivo).

Materiale contenente amianto (corde, pannelli leggeri)

Codice di rifiuto

  • 17 06 05 rs

Metodo di smaltimento

  • Discarica di tipo E

Imballaggio

  • Imballaggio doppio (ad esempio sacchi di plastica raccolti in un saccone di tipo Big Bag)

Note supplementari

  • Le casseforti, gli armadi d’archiviazione e gli schedari contenenti amianto non devono essere in nessun caso avviati direttamente al riciclaggio, ma devono prima venir separati nelle diverse frazioni di materiale (metallo, materiali contenenti amianto) da un’impresa bonificatrice riconosciuta dalla Suva

 

Osservazione generale

Per lo smaltimento, è necessario prendere in considerazione anche le direttive della Suva. Le vecchie schede tematiche 33063 e 33064 non corrispondono più allo stato della tecnica e saranno sostituite da una nuova scheda tematica della Suva (non ancora pubblicata a marzo 2025), allineata ai contenuti del rapporto Polludoc sullo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto.

Fotografie
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